Il 6 agosto 1849, inseguito dall’esercito austriaco, Giuseppe Garibaldi si rifugiava proprio qui dopo aver seppellito sua moglie Anita, morta per gli stenti nella Fattoria Guiccioli. La “Trafila garibaldina”, come fu chiamato l’itinerario che portò in salvo l’“Eroe dei Due Mondi” al di là degli Appennini, ripartì l’indomani da questa piccola costruzione coperta di canne palustri che serviva da riparo ai cacciatori.
Immagine: Ravenna Tourism